Esistono molti testi che mostrano come un diamante tagliato troppo basso o troppo alto possa risultare privo della brillantezza che dovrebbe avere , ma cosa accade realmente alla luce quando colpisce un diamante?

Quanti raggi di luce si riflettono, quanti altri si rifrangono e tornano a colpire lo sguardo di chi li osserva e quanti invece si disperdono fuori dal diamante?

 

In primo luogo, esaminiamo le proprietà ottiche del diamante.

 

Tutti gli oggetti trasparenti hanno un angolo critico specifico. Nel diamante l'angolo critico è 24.41 gradi. Ciò significa che la luce che colpisce il diamante all'interno dell’ angolo critico si disperderà mentre quella che colpisce il diamante al di fuori dell'angolo critica rifletterà tornando all’occhio dell’osservatore. Occorre tenere presente che l'angolo di incidenza sarà sempre uguale all'angolo di riflessione.

La figura seguente illustra tale principio.

 

 

Passiamo all'interno del diamante per vedere cosa accade alla luce che entra ed esce in un diamante. Nello schema qui di seguito, il fascio di luce entra nel diamante a destra.

Il fascio di luce viene prima riflesso sul lato destro del padiglione perché è fuori dall'angolo critico poi sul lato opposto del padiglione sempre per lo stesso motivo. Solo quando infine raggiunge la corona, la luce riesce ad uscire in quanto all'interno dell'angolo critico.

 

 

 

 

 

Diamante dal taglio ideale (ideal cut).

 

Ora che sappiamo come la luce entra ed esce da un diamante, vediamo come è tagliato un diamante in modo perfetto. In termini tecnico commerciali si definisce come ideal cut oppure excellent cut.

La luce che entra dalla tavola sul lato destro, si rifrange due volte per poi uscire dalla parte sinistra.

 

 

 

Diamante dal taglio lasco.

 

Poiché l'angolo critico del diamante è 24.41 gradi, è ovvio che il padiglione con un angolo inferiore farà uscire i raggi di luce che lo colpiscono.

In questa immagine si nota come la luce si disperda immediatamente una volta che colpisce il padiglione visto che le faccette dello stesso hanno un angolo di 24,40 gradi.

 

 

 

Nell’immagine successiva abbiamo invece un angolo di 24.42 gradi.

Si noti come le due fascie di luce fanno cio’ che dovrebbero, cioè uscire dalla corona, ma si rifrangono perse volte prima di uscire, disperdendo cosi’ un alta percentuale di luce.

 

 

 

Diamante dal taglio alto o profondo.

 

In questo esempio le faccette del padiglione sono tagliate a 51.87 gradi. Con questo angolo la luce esce dal padiglione.

 

 

In questo esempio invece le faccette del padiglione sono tagliate a 51.86 gradi. Con questo angolo la luce esce dalla corona dopo essersi rifratta molte volte.

 

 

Conclusioni.

Il diamante dal taglio lasco risulta avere un diametro maggiore, ma a discapito di una notevole perdita di brillantezza che ne attenua sia il valore che la bellezza.

Il diamante dal taglio profondo o alto avrà un diametro inferiore alla norma, risultando piu’ piccolo e quindi meno appetibile commercialmente, oltre ad avere un’apparenza meno brillante a causa della dispersione di luce.

Il diamante dal taglio ideale rimane ovviamente la tipologia perfetta in quanto esprime il massimo della luce e della brillantezza che un diamante puo’ offrire. Deve quindi considerarsi una priorità assoluta nell’ambito commerciale a prescindere dal prezzo che ne risulta.

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